Per accedere alla conoscenza e diventare chjota chijne ci sono diversi percorsi che si vivono in tre modi: nascere con il dono, l’interesse personale e l’interesse di un terzo; in quest’ultimo caso la persona può essere scelta da un chjota chijne, da un essere principale, o dai funghi sacri, la psilocibina La comunicazione e l’interazione tra il chjota chijne e gli “esseri principali” o entità sacre avviene attraverso diversi tipi di estasi trance, come il digiuno, il sacrificio di sé o l’uso di piante, funghi e animali con proprietà psicoattive.
Tra i più conosciuti e sacri ci sono i funghi psilocibina, le foglie di Salvia divinorum, detta anche “Ska Pastora” o erba della pastorella, e i semi di Rivea Corymbosa e Ipomoea violacea, popolarmente conosciuti come “Semi della Vergine”. .”. I chjota chijne non utilizzano necessariamente tutti i funghi e le piante sopra menzionati, a seconda della malattia del paziente, del periodo dell’anno in cui le piante sono disponibili o della specializzazione di ogni sciamano.
La saggezza degli sciamani mazatechi o chjota chijne risiede nella conoscenza delle proprietà di ciascuna di queste piante e dei diversi usi che ciascuna ha. Se c’è un paziente nel momento in cui non ci sono funghi, vengono utilizzate le foglie della pastorella. Certo, la Pastorella non è abbastanza forte. I “Semi della Vergine”, che furono creati dalla Vergine stessa, sono usati anche nei casi di divinazione.
(COS’È LA DEPRESSIONE?)